POLITICA E ATTUALITA': UN OSSIMORO DA SUPERARE!
L’arte di governare le società, l’interesse e la cura delle esigenze dei cittadini, il risultato di confronti leali ma soprattutto produttivi; sono queste le parole che meglio descrivono ciò che Aristotele definiva “l'amministrazione della polis per il bene di tutti” , parole che, purtroppo, evidenziano la degenerazione sociale alla quale stiamo andando incontro.
Quella che dovremmo chiamare “politica” si è infatti trasformata in uno scontro letale, non tanto per le forze politiche in gioco, impegnate a difendersi o a sventare colpi gratuiti, quanto per la democrazia e gli ideali di fondo, ormai letteralmente alla gogna.
Come dimostrato da recenti sondaggi, la situazione nazionale venutasi a creare ha comportato una totale perdita di fiducia nelle istituzioni da parte dell’opinione pubblica, ormai stanca di assistere allo spettacolo raccapricciante che ogni giorno viene proposto da quotidiani e tg, ma sempre più rassegnata davanti a un gioco di forze apparentemente indomabile.
I partiti e la magistratura, in particolare, hanno subito una caduta vertiginosa quanto a consenso dei cittadini, perdendo così gran parte di quella rispettabilità di cui devono necessariamente godere e sulla quale si fonda la stabilità oltre che la credibilità di un Paese.
Ma, andiamo con ordine.
E’ ormai evidente l’accanimento giudiziario con il quale si sta tentando di distruggere la figura del Presidente del Consiglio, volendolo trasformare in un orco crudele disposto ad approfittare di giovani fanciulle, cosa che, ad oggi, si è riuscita a dimostrare solo nell’ “aula” di Annozero, unico “tribunale” in cui non esiste possibilità di difesa e si giunge a una condanna in contumacia sulla base di pseudo testimonianze.
La verità è che l’opposizione che si indigna di certe situazioni è la stessa che ne trae vantaggio, potendo essa aggrapparsi solo a simili futilità, non essendo invece in grado di costituire una valida contrapposizione politica, indispensabile per la crescita e il miglioramento di qualsiasi società. Nello specifico, dando un’occhiata al panorama politico attuale, troviamo da una parte una sinistra inesistente, ancora alla ricerca di un leader capace e disposto a prendersi sulle spalle anni e anni di continui fallimenti; dall’altra troviamo un novello terzo polo, che raggruppa una serie di “prime donne”, oggi disposte a combattere insieme il “nemico-Berlusconi”, domani affannate a prevalere l’una sull’altra per ottenere la tanto agognata leadership governativa.
Quanto alla magistratura, da una parte troviamo una minoranza accanita contro la figura del Presidente e abusante dei poteri ad essa riconosciuti; dall’altra troviamo la stragrande maggioranza di magistrati, giudici e pm, che portano avanti il loro Compito con onore, impegno e grande professionalità.
Tuttavia la loro posizione è aggravata dalla necessità di riformare l’intero sistema giudiziario, ancora troppo lento e incerto; è infatti indispensabile un rinnovamento all’insegna della celerità e della certezza della pena, in modo da generare una ripresa sia in termini di fiducia sia di investimenti all’interno del nostro Paese.
Infine, e non certo per ordine di importanza, troviamo i cittadini: stanchi, confusi, amareggiati; coloro che dovrebbero essere il fine ultimo di qualsiasi politica, ma che si sono trasformati in un semplice “mezzo” per il soddisfacimento di una classe dirigente avida di potere e di denaro. Bene è ai cittadini che la politica deve rivolgersi per risollevare la sorte dell’Italia; è ai cittadini, onesti, capaci e meritevoli, che lo Stato deve guardare per ricominciare un percorso di crescita e valorizzazione del Paese.
Il centrodestra vuole il riscatto? Bene, approfitti della sua più grande forza costituita da tutti i giovani che ogni giorno si battono per difendere i propri ideali, i propri progetti, il proprio partito; assicuri loro uno spazio idoneo per far nascere una classe dirigente attiva, sana, capace di affrontare qualunque situazione si presenti sul proprio cammino. Sarà allora che il grande popolo del centrodestra ritroverà la forza e la compattezza indispensabili per dare forma a una nuova società, mossa da una nuova, vera, sana attività politica.
Quella che dovremmo chiamare “politica” si è infatti trasformata in uno scontro letale, non tanto per le forze politiche in gioco, impegnate a difendersi o a sventare colpi gratuiti, quanto per la democrazia e gli ideali di fondo, ormai letteralmente alla gogna.
Come dimostrato da recenti sondaggi, la situazione nazionale venutasi a creare ha comportato una totale perdita di fiducia nelle istituzioni da parte dell’opinione pubblica, ormai stanca di assistere allo spettacolo raccapricciante che ogni giorno viene proposto da quotidiani e tg, ma sempre più rassegnata davanti a un gioco di forze apparentemente indomabile.
I partiti e la magistratura, in particolare, hanno subito una caduta vertiginosa quanto a consenso dei cittadini, perdendo così gran parte di quella rispettabilità di cui devono necessariamente godere e sulla quale si fonda la stabilità oltre che la credibilità di un Paese.
Ma, andiamo con ordine.
E’ ormai evidente l’accanimento giudiziario con il quale si sta tentando di distruggere la figura del Presidente del Consiglio, volendolo trasformare in un orco crudele disposto ad approfittare di giovani fanciulle, cosa che, ad oggi, si è riuscita a dimostrare solo nell’ “aula” di Annozero, unico “tribunale” in cui non esiste possibilità di difesa e si giunge a una condanna in contumacia sulla base di pseudo testimonianze.
La verità è che l’opposizione che si indigna di certe situazioni è la stessa che ne trae vantaggio, potendo essa aggrapparsi solo a simili futilità, non essendo invece in grado di costituire una valida contrapposizione politica, indispensabile per la crescita e il miglioramento di qualsiasi società. Nello specifico, dando un’occhiata al panorama politico attuale, troviamo da una parte una sinistra inesistente, ancora alla ricerca di un leader capace e disposto a prendersi sulle spalle anni e anni di continui fallimenti; dall’altra troviamo un novello terzo polo, che raggruppa una serie di “prime donne”, oggi disposte a combattere insieme il “nemico-Berlusconi”, domani affannate a prevalere l’una sull’altra per ottenere la tanto agognata leadership governativa.
Quanto alla magistratura, da una parte troviamo una minoranza accanita contro la figura del Presidente e abusante dei poteri ad essa riconosciuti; dall’altra troviamo la stragrande maggioranza di magistrati, giudici e pm, che portano avanti il loro Compito con onore, impegno e grande professionalità.
Tuttavia la loro posizione è aggravata dalla necessità di riformare l’intero sistema giudiziario, ancora troppo lento e incerto; è infatti indispensabile un rinnovamento all’insegna della celerità e della certezza della pena, in modo da generare una ripresa sia in termini di fiducia sia di investimenti all’interno del nostro Paese.
Infine, e non certo per ordine di importanza, troviamo i cittadini: stanchi, confusi, amareggiati; coloro che dovrebbero essere il fine ultimo di qualsiasi politica, ma che si sono trasformati in un semplice “mezzo” per il soddisfacimento di una classe dirigente avida di potere e di denaro. Bene è ai cittadini che la politica deve rivolgersi per risollevare la sorte dell’Italia; è ai cittadini, onesti, capaci e meritevoli, che lo Stato deve guardare per ricominciare un percorso di crescita e valorizzazione del Paese.
Il centrodestra vuole il riscatto? Bene, approfitti della sua più grande forza costituita da tutti i giovani che ogni giorno si battono per difendere i propri ideali, i propri progetti, il proprio partito; assicuri loro uno spazio idoneo per far nascere una classe dirigente attiva, sana, capace di affrontare qualunque situazione si presenti sul proprio cammino. Sarà allora che il grande popolo del centrodestra ritroverà la forza e la compattezza indispensabili per dare forma a una nuova società, mossa da una nuova, vera, sana attività politica.